Parlando di cultura aziendale e cyber security, la storia recente di Nokia rappresenta un’utile lezione per i CISO del futuro.
«Non abbiamo fatto nulla di sbagliato, ma in qualche modo abbiamo perso»: con queste parole l’AD di Nokia nel 2016 sintetizzava il fallimento di un colosso che esisteva dal 1865. Un’organizzazione economicamente solida, avversa al rischio, che non commetteva errori dal proprio punto di vista ma fece l’errore fatale: diede per scontata la propria rilevanza senza elaborare una strategia alternativa.
È appunto una lezione per i CISO moderni che devono influenzare la cultura organizzativa per ottenere il consensus del top management. La cultura influenza la percezione del programma di sicurezza a tutti i livelli e spesso riflette la personalità del CISO stesso. La sfida è integrare abitudini e convinzioni di sicurezza attraverso flessibilità culturale, documentazione formale e comunicazione efficace.
Ecco, dunque, una semplice guida pratica per fornire ai professionisti gli strumenti per leggere, comprendere e influenzare la cultura organizzativa, trasformando la sicurezza da obbligo tecnico a valore culturale condiviso[1].
Nokia esisteva dal 1865 ed era una delle più grandi aziende del mondo nel 2016. Economicamente solida, avversa al rischio, dal proprio punto di vista non commetteva errori. Ma diede per scontata la propria rilevanza e non sentì il bisogno di elaborare una visione strategica.
Non si assunse alcun rischio imprenditoriale, non diversificò il proprio business e nel 2016 fu venduta: una lezione drammatica di come la percezione interna possa divergere completamente dalla realtà di mercato, portando al collasso anche giganti apparentemente invincibili.
L’immagine dell’AD e del suo team che piangono pubblicamente dopo aver dichiarato di non aver fatto nulla di sbagliato rappresenta l’epitome della disconnessione tra leadership e realtà.
Dichiarare di non aver fatto nulla di sbagliato, di fronte a un risultato così fallimentare, significa non aver preso coscienza del proprio errore né prima, né dopo. E chi non elabora la propria storia, la dimentica o la minimizza, è destinato a ripeterla.
Si tratta di un monito per ogni organizzazione che si considera al sicuro semplicemente perché segue le regole interne.
La cultura di un’organizzazione influenza direttamente la percezione del programma di sicurezza da parte dei dipendenti a tutti i livelli. Il programma spesso riflette la personalità del CISO, creando un circolo vizioso o virtuoso che può determinare successo o fallimento delle iniziative di sicurezza.
Il CISO deve comprendere quale sia la cultura della propria organizzazione prima di tentare qualsiasi influenza, per evitare di replicare l’errore Nokia su scala diversa.
In particolare, la costruzione di una corretta cultura aziendale della cyber security si fonda su quattro pilastri:
Terminata la costruzione di una cultura aziendale della cyber security è poi utile individuare e applicare i tre principali principi di integrazione culturale.
Sessioni informali e ludiche tra membri di team diversi risultano più efficaci di 100 sessioni in aula: una partita a calcio, la raccolta differenziata nei boschi, uno spettacolo teatrale con disabili creano legami autentici che superano barriere organizzative.
In un team building misto, definire obiettivi comuni condivisi che richiedano collaborazione interdisciplinare rompe naturalmente i silos e crea necessità di comunicazione tra dipartimenti precedentemente isolati.
Affrontare l’avversione al rischio richiede educazione su conseguenze di cattiva gestione e sviluppo di policy equilibrate che riducano rischi senza compromettere efficienza operativa.
La valutazione e gestione dei rischi devono diventare parte integrante della cultura per decisioni informate, non avventate né inerti.
Solo affrontando queste sfide interne l’organizzazione può migliorare significativamente la propria postura di sicurezza e ridurre il rischio di replicare il destino Nokia: essere tecnicamente corretti, ma strategicamente irrilevanti.
[1] Per approfondire le tecniche di analisi e trasformazione culturale, metodologie per ottenere consensus dal top management e strumenti per integrare la sicurezza nella cultura aziendale, il Manuale CISO Security Manager dedica ampio spazio alle dinamiche organizzative e alla leadership trasformazionale.