Nov 06, 2025 In evidenza, News, Prodotto, RSS, Tecnologia
Ci sono importanti novità nel settore degli appalti cyber: secondo le linee guida dell’ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale), le imprese che acquisteranno tecnologie di cybersicurezza da Paesi NATO o terzi otterranno delle premialità nei bandi di gara con la pubblica amministrazione. Nel dettaglio, si tratta di otto punti in più.
“La lettera e) del soprarichiamato comma 2 stabilisce, inoltre, che siano previsti criteri di premialità per le proposte o per le offerte che contemplino l’uso “di tecnologie di cybersicurezza italiane o di Paesi appartenenti all’Unione europea o di Paesi aderenti alla NATO o di Paesi che sono parte di accordi di collaborazione con l’Unione europea o con la NATO in materia di cybersicurezza, protezione delle infrastrutture classificate, ricerca e innovazione”” si legge nel documento ufficiale.
Ciò che ha sta facendo discutere è che tra questi Paesi terzi figura anche Israele, insieme ad Australia, Corea del Sud, Giappone, Nuova Zelanda e Svizzera.

Come riporta EuroNews, già l’anno scorso l’Italia, sotto pressione degli Stati Uniti, si era mossa per favorire la collaborazione con aziende facenti parte dei Paesi NATO e dell’Unione Europea; una scelta che aveva escluso Israele, da sempre un Paese leader nel settore della cybersecurity.
Il rapporto tra Italia e Israele in questo senso è piuttosto controverso: la testata ricorda infatti che a inizio anno Meta aveva segnalato ad alcuni utenti WhatsApp (giornalisti e attivisti) che i loro dati erano stati compromessi da Graphite, lo spyware dell’israeliana Paragon Solutions usato da diversi governi, compreso quello degli Stati Uniti e italiano.
La collaborazione con Paragon Solutions era stata interrotta dalle agenzie governative italiane che usavano Graphite, ma quando l’UE ha chiesto l’esclusione di Israele da Horizon Europe, programma a sostegno della ricerca scientifica, l’Italia è stata tra i Paesi che si sono opposti a questa scelta.
Con l’aumento degli attacchi cyber contro le realtà italiane, soprattutto nel settore della pubblica amministrazione, gli occhi dell’opinione pubblica sono puntati sulle aziende e sull’esito degli appalti pubblici.