Set 05, 2025 Attacchi, In evidenza, News, RSS
Il governo degli Stati Uniti sta offrendo fino a 10 milioni di dollari a chi fornirà qualsiasi informazione utile a individuare Pavel Aleksandrovich Akulov, Mikhail Mikhailovich Gavrilov e Marat Valeryevich Tyukov, cybercriminali russi accusati di aver attaccato centinaia di compagnie del settore energetico in tutto il mondo.
Stando a quanto riportato dal programma Rewards for Justice, i tre avrebbero colpito oltre 380 compagnie energetiche in 135 Paesi dietro ordine del governo russo. “Le aziende prese di mira includevano società petrolifere e del gas statunitensi e straniere, aziende di servizi pubblici e di rete elettrica, centrali nucleari, aziende di energia rinnovabile, gruppi di consulenza e ingegneria e aziende di tecnologia avanzata” si legge nella comunicazione relativa ad Akulov.
A giudicare da quanto condiviso dal programma statunitense, Akulov sarebbe stato a capo delle operazioni. Il cybercriminale è un membro di Center 16, una divisione del Federal Security Service (FSB) russo, dove lavora per un gruppo operativo chiamato Military Unit 71330, più noto ai ricercatori di sicurezza come “Dragonfly”, “Energetic Bear” e “Crouching Yeti”.
Una delle più note operazioni di Dragonfly risale al 2017, quando il gruppo ha preso di mira i sistemi informatici di impianti energetici sia negli Stati Uniti che in Turchia. La campagna era cominciata in realtà nel 2015, ma due anni dopo il gruppo aveva intensificato le attività, in particolare in Turchia.
Il gruppo è in attività almeno dal 2011 e aveva cominciato a mettere in allarme i ricercatori di sicurezza nel 2014, quando le sue attività si erano estese a diversi settori e Paesi. Il modus operandi è rimasto circa lo stesso: le campagne cominciano con una serie di email di spear-phishing per compromettere gli account delle vittime e ottenere l’accesso ai sistemi; in seguito, il gruppo distribuisce il malware Havex in tutta la rete.
I tre cybercriminali russi sono ufficialmente accusati di intrusione nei sistemi informatici, frode online e reati aggravati di furto d’identità.