Negli ultimi anni, la rapida evoluzione delle minacce informatiche ha richiesto soluzioni sempre più sofisticate per la difesa perimetrale delle reti aziendali.
In questo scenario, i next generation firewall (Ngfw) sono diventati strumenti capaci di offrire protezione multilivello e funzionalità avanzate significativamente superiori rispetto ai firewall tradizionali.
Un Ngfw si distingue principalmente per la capacità di analizzare in profondità il traffico di rete, combinando tecniche avanzate di filtraggio e analisi contestuale. Ecco un decalogo delle funzionalità, che rappresentano il minimo che un Ngfw deve includere (quindi in aggiunta alle classiche regole di NAT, Policies per IP,porta o alias):
L’architettura dei moderni Ngfw integra tecnologie avanzate per garantire protezione robusta, prestazioni elevate e gestione ottimizzata:
Fra le funzioni avanzate dei NGFW, è bene approfondire:
Il Deep Packet Inspection (DPI) è una tecnica avanzata utilizzata dai Next generation firewall (Ngfw) per analizzare in profondità i pacchetti di rete fino al livello 7 del modello OSI (Application Layer).
A differenza dei firewall tradizionali che eseguono ispezione stateless o al massimo fino al livello di trasporto (L4), il DPI consente di esaminare il payload del traffico, identificando esattamente quale applicazione o servizio stia generando i dati, indipendentemente da porte, protocolli o IP.
Questo approccio è fondamentale per distinguere, ad esempio, tra traffico HTTP generico e applicazioni come Facebook, Zoom o Dropbox, anche quando esse utilizzano lo stesso protocollo o porte cifrate (come TCP/443).
Il controllo applicativo (application control), abilitato dal DPI, consente al firewall di mappare e classificare le applicazioni in tempo reale, e applicare policy di sicurezza granulari in base a criteri come utente, gruppo, applicazione, orario o posizione geografica.
Questo permette all’organizzazione di consentire o bloccare specifiche applicazioni, limitarne l’utilizzo a fasce orarie, o ridurre la banda a quelle non essenziali.
Nel caso di traffico cifrato tramite SSL/TLS (incluso TLS 1.3), il firewall può utilizzare una funzione complementare chiamata SSL/TLS Inspection (o SSL Interception).
Questa funzione agisce da intermediario tra client e server, terminando la sessione TLS lato client, decriptando il traffico per l’ispezione, e ristabilendo una nuova sessione TLS verso il server di destinazione.
Ciò consente l’applicazione delle stesse analisi DPI e regole di controllo applicativo anche sul traffico cifrato, oggi predominante nelle reti (oltre l’85%).
Tuttavia, TLS 1.3 introduce sfide tecniche: funzionalità come l’Encrypted Server Name Indication (ESNI) e l’eliminazione del certificato visibile nel handshake impediscono al firewall di identificare il dominio di destinazione prima della decifrazione. Inoltre, alcune applicazioni adottano tecniche di certificate pinning, che impediscono il corretto funzionamento dell’ispezione SSL, forzando il rifiuto della connessione se viene intercettata.
Applicazioni pratiche:
I Next generation firewall (Ngfw) integrano un componente fondamentale per la sicurezza perimetrale: il sistema di prevenzione delle Intrusioni (IPS).
A differenza dei semplici Ids (Intrusion detection system), che si limitano a rilevare le minacce, l’IPS opera inline e può bloccare in tempo reale pacchetti dannosi prima che raggiungano il sistema di destinazione.
Gli IPS moderni non si basano solo sul confronto con firme statiche di attacchi noti (signature-based detection), ma includono anche analisi comportamentale e tecniche euristiche.
In particolare, i Ngfw sfruttano motori di rilevamento che combinano:
Questo approccio consente di identificare e bloccare exploit zero-day, anche se non ancora presenti nei database di firme, attraverso l’analisi delle caratteristiche sospette del traffico.
Gli IPS integrati nei Ngfw possono inoltre riconoscere e mitigare automaticamente attacchi volumetrici, come i DoS (Denial of Service) e i più complessi DDoS (Distributed denial of service), applicando soglie di traffico, rate limiting, e meccanismi di blacklisting temporaneo.
La gestione centralizzata consente anche di configurare policy IPS differenziate per zone di rete, utenti o tipi di servizio, evitando falsi positivi su sistemi noti e rafforzando la protezione dove serve di più (per esempio, front-end pubblici o DMZ).
Applicazioni pratiche:
L’IPS integrato rappresenta un elemento chiave della difesa in profondità in ambito Ngfw, capace di proteggere la rete non solo da attacchi noti, ma anche da minacce emergenti e tecniche sofisticate.
I Next generation firewall moderni integrano funzionalità avanzate di Threat
Intelligence e Advanced Threat Protection (ATP) per fronteggiare le minacce più sofisticate e persistenti, non rilevabili con metodi tradizionali.
Queste tecnologie vanno oltre la semplice ispezione del traffico in tempo reale, introducendo analisi proattive e predittive basate su più livelli di difesa.
Il cuore dell’ATP nei Ngfw è rappresentato da motori di sandboxing avanzati, spesso multi-engine, che permettono di analizzare file sospetti in ambienti virtualizzati isolati (sandbox).
In questi ambienti, il firewall esegue il file in modo controllato, osservandone il comportamento (per esempio, modifiche al registro, comunicazioni di rete, cifratura file) per rilevare minacce zero-day, malware polimorfi e attacchi mirati (APT – Advanced Persistent Threats).
In parallelo, i Ngfw sfruttano Threat intelligence feeds ovvero flussi di dati forniti da fonti interne e globali (cloud, vendor di sicurezza, comunità di cyber security), che includono:
L’integrazione tra sandboxing e threat intelligence consente una prevenzione proattiva, in cui un file identificato come malevolo in una sede o rete viene immediatamente bloccato in tutto l’ambiente aziendale.
Inoltre, le analisi possono essere condivise in cloud (Threat Cloud), migliorando continuamente la capacità predittiva del sistema grazie all’apprendimento collaborativo.
È importante sottolineare che, nonostante il valore critico di queste funzionalità, i servizi di sandboxing, ATP e threat intelligence avanzata sono quasi sempre disponibili solo tramite licenze a pagamento.
Le organizzazioni devono quindi valutare attentamente il rapporto costo/beneficio, considerando i rischi crescenti legati a ransomware, APT e malware zero-day.
Applicazioni pratiche:
L’ATP, combinata con la Threat Intelligence, consente ai Ngfw di passare da una postura reattiva a una difesa predittiva e adattiva, essenziale nel contrasto delle minacce informatiche moderne e mirate.
Tuttavia, è fondamentale considerare che queste protezioni richiedono investimenti dedicati, sia in termini di licenze che di gestione operativa.
I next generation firewall (Ngfw) di nuova generazione includono funzionalità avanzate di protezione anti-spyware, progettate per contrastare sia spyware tradizionali sia minacce più sofisticate come le APT (Advanced Persistent Threats).
Lo spyware rappresenta una categoria particolarmente pericolosa di malware, in grado di raccogliere dati sensibili, intercettare comunicazioni, registrare digitazioni (keylogging), e trasmettere queste informazioni verso server di
comando e controllo (C2).
Nei NGFW, la protezione anti-spyware si basa su meccanismi combinati:
Il firewall è in grado di interrompere immediatamente le comunicazioni tra il dispositivo infetto e i server esterni, prevenendo la trasmissione di informazioni riservate e limitando il danno in tempo reale.
Inoltre, grazie all’integrazione con sistemi di Threat Intelligence e motori ATP, può identificare nuovi spyware basandosi su indicatori comportamentali o anomalie di rete.
Uno dei principali vantaggi di questa protezione è la riduzione drastica del rischio di data breach, soprattutto in ambienti ad alta esposizione, come infrastrutture governative, sanitarie o istituti finanziari, spesso target di spyware progettati per rubare credenziali, dati bancari o informazioni personali.
Tuttavia, come per altri servizi avanzati nei Ngfw, è importante evidenziare che le funzioni anti-spyware più evolute sono spesso parte di licenze a pagamento. Le organizzazioni devono quindi considerare il costo aggiuntivo in relazione al valore dei dati da proteggere e alla criticità delle informazioni trattate.
Vantaggi principali:
Applicazioni pratiche:
I Next generation firewall (NGFW) moderni includono tra le funzionalità avanzate la possibilità di applicare regole di sicurezza basate sulla geolocalizzazione degli indirizzi IP, nota come Geo-IP Filtering.
Questa tecnica consente di identificare la posizione geografica di origine o destinazione del traffico di rete analizzando gli indirizzi IP pubblici associati, e applicare policy dinamiche in base al paese, alla regione o al continente.
Il Geo-IP Filtering è particolarmente utile per aumentare la sicurezza perimetrale, limitando l’esposizione della rete a traffico proveniente da aree geografiche ad alto rischio, spesso associate ad attacchi informatici, malware diffusi o attività malevole (per esempio, botnet, phishing, ransomware-as-a-service).
Nei Ngfw, è possibile configurare policy che:
Questa funzionalità è anche un valido supporto alla conformità normativa, poiché in alcuni settori regolamentati (per esempio, finanza, sanità, difesa) è richiesto che i dati o i servizi siano accessibili solo da determinate giurisdizioni.
Inoltre, il Geo-IP Filtering contribuisce a ridurre il carico di gestione e analisi degli alert, poiché impedisce a monte il traffico proveniente da fonti irrilevanti o sospette, evitando sprechi di risorse.
Vantaggi principali:
Applicazioni pratiche:
Infine, sebbene il Geo-IP Filtering sia una funzione di grande valore, è importante sapere che la precisione della geolocalizzazione IP non è sempre assoluta, e che in alcuni casi l’aggiramento è possibile tramite VPN o proxy.
Inoltre, nei NGFW commerciali, questa funzione può rientrare in moduli opzionali a pagamento o richiedere licenze di threat intelligence attive per un aggiornamento continuo dei database IP.
Nonostante l’elevato livello di protezione offerto, l’adozione di next generation firewall (Ngfw) evoluti comporta alcune sfide operative e infrastrutturali che è essenziale considerare in fase di progettazione e gestione della sicurezza:
Le funzionalità avanzate come Deep Packet Inspection (DPI), SSL/TLS Inspection, sandboxing e analisi comportamentale introducono un overhead significativo sui flussi di rete.
In ambienti ad alta densità di traffico, questo può comportare aumenti di latenza e riduzione del throughput, specialmente se l’hardware non è dimensionato correttamente o mancano ottimizzazioni come ASIC dedicati o acceleratori di crittografia.
L’implementazione di Ngfw richiede investimenti consistenti, non solo per l’acquisto del dispositivo, ma anche per l’attivazione delle licenze relative ai moduli avanzati (per esempio, ATP, threat intelligence, SSL inspection).
Inoltre, la gestione efficace richiede competenze specialistiche in ambito sicurezza, networking e threat analysis, oltre a processi IT ben strutturati per l’adozione di policy, aggiornamenti e incident response.
La capacità dei Ngfw di mantenere un elevato livello di protezione dipende fortemente dalla frequenza degli aggiornamenti (firme IPS, feed IoC, motori antivirus, database Geo-IP eccetera).
Questo richiede una gestione proattiva e centralizzata, soprattutto in contesti regolamentati (es. ISO 27001, GDPR, PCI-DSS), dove la conformità deve essere documentata e verificabile
Le prospettive evolutive dei Ngfw puntano a una maggiore intelligenza, automazione e integrazione:
I next generation firewall (Ngfw) sono ormai una componente imprescindibile per qualsiasi architettura di sicurezza moderna.
La loro capacità di integrare ispezione profonda, controllo applicativo, protezione avanzata contro malware, threat intelligence, segmentazione e supporto a tecnologie come Secure SD-WAN, Anti-spyware avanzato, XDR e Geo-IP Filtering, li rende strumenti strategici per la difesa proattiva.
Le aziende che adottano Ngfw in modo completo e consapevole possono migliorare sensibilmente la postura di sicurezza, ottimizzare l’efficienza operativa e rispondere con maggiore agilità ai requisiti normativi e alle minacce informatiche in continua evoluzione.
La chiave per il successo risiede nella corretta progettazione, gestione e aggiornamento continuo di queste soluzioni, in un contesto sempre più orientato all’intelligenza distribuita e alla sicurezza adattiva.