Le organizzazioni raccolgono, archiviano e analizzano tutto. Dalle preferenze dei clienti e dalla cronologia delle transazioni ai record dei dipendenti e alle metriche operative.
Inoltre, se da un lato questi dati alimentano l’innovazione e la personalizzazione, dall’altro lato creano vulnerabilità.
Gli attacchi informatici, le violazioni dei dati e gli accessi non autorizzati sono diventati minacce quotidiane, con i cyber criminali che trovano modi sempre più sofisticati per sfruttare i punti deboli.
Inoltre, la crescente diffusione dell’intelligenza artificiale (AI) contribuisce ad aumentare la complessità dello scenario: gli strumenti AI richiedono enormi quantità di dati per l’addestramento degli algoritmi e questa dipendenza solleva nuove e significative sfide in termini di privacy e protezione dei dati personali.
Oggi, ignorare la protezione dei dati può avere gravi ripercussioni per le aziende, indipendentemente dalle loro dimensioni.
Ecco alcuni dei principali rischi a cui le organizzazioni vanno incontro:
Il recente “2025 Data Privacy Benchmark Study -” di Cisco rivela che, oggi più che mai, sono necessarie azioni significative per rispettare le normative sulla privacy dei dati, tra cui: la catalogazione dei dati, l’implementazione dei controlli, l’esecuzione di valutazioni d’impatto e il bilanciamento degli interessi e il miglioramento delle linee di comunicazione con clienti e stakeholder.
Inoltre, lo studio evidenzia come la maggior parte degli intervistati riconosca il contributo della regolamentazione alla creazione di valore aziendale.
Il 96% delle organizzazioni partecipanti, infatti, ritiene che i benefici derivanti da questo tipo di investimento superino ampiamente i costi.
Questo risultato dovrebbe indurre le organizzazioni a considerare la privacy dei dati, non solo come una necessità di conformità, ma anche come un elemento di differenziazione competitiva. Ovvero le organizzazioni devono guadagnarsi la fiducia dei clienti, incorporando i principi di protezione dei dati nelle loro operazioni.
Dal report si evince che almeno il 75% degli intervistati ha citato vantaggi scaturiti dalla protezione dei dati in termini di:
In particolare, la percentuale di intervistati che ha indicato che gli investimenti nella privacy rendono la propria organizzazione più attraente per il pubblico è aumentata dal 75% del 2024 al 78% del 2025.
Inoltre, dal report si evince che almeno il 75% degli intervistati ha citato vantaggi scaturiti dalla protezione dei dati in termini di:
La maggior parte delle organizzazioni intervistate ritiene, altresì, che sia sempre più improbabile che i clienti acquistino beni o servizi senza solide misure di protezione dei dati.
Inoltre, le certificazioni esterne sulla privacy continuano a essere un valore aggiunto importante nella selezione dei fornitori, con il 99% degli intervistati che ne ha sottolineato l’importanza.
Di fatto, le organizzazioni non solo danno priorità alla privacy come fattore di fiducia, ma utilizzano anche convalide indipendenti di terze parti come prova delle solide pratiche di protezione dei dati proprie e di altri.
L’AI, in particolare la Generative AI (Gen AI), pone nuove sfide in termini di privacy e di governance. Ne consegue che le organizzazioni che adottano pratiche di AI trasparenti e stabiliscono politiche chiare sull’utilizzo dei dati possono distinguersi sul mercato.
Lo studio di Cisco rivela che il 90% degli intervistati concorda sul fatto che le solide leggi sulla privacy migliorano il rapporto con i clienti nella condivisione dei propri dati con gli strumenti GenAI.
Inoltre, le leggi sulla privacy impongono trasparenza, equità e responsabilità, garantendo che gli utenti comprendano come vengono utilizzati i loro dati e, soprattutto, che vengano utilizzati in modo appropriato e responsabile.
Questa trasparenza consente alle persone di interagire con le tecnologie GenAI con maggiore sicurezza, sapendo che sono in atto garanzie legali per proteggere i loro dati personali.
Dallo studio di Cisco si evince, altresì, che man mano che le organizzazioni diventano più abili nell’uso di GenAI, le preoccupazioni per il potenziale di fughe di informazioni sensibili si sono leggermente ridotte. Infatti sono passate dal 68% degli intervistati del 2024 al 64% del 2025.
È interessante notare che, sebbene la preoccupazione sia diminuita, quasi la metà degli intervistati ha ancora riferito di aver inserito informazioni personali sui dipendenti o informazioni non pubbliche negli strumenti GenAI.
Pertanto, è necessario implementare quadri etici di AI e di solidi controlli sui modelli di AI quale requisito per mantenere la fiducia dei clienti e dimostrare responsabilità.
Di seguito alcune best practice che le organizzazioni possono adottare per garantire una solida privacy dei dati:
Strumenti come il Single Sign-On (SSO) e l’autenticazione a più fattori (Multi-Factor Authentication – MFA) contribuiscono in modo significativo a ridurre il rischio di accessi non autorizzati. Inoltre, applicare controlli di accesso basati su ruoli e responsabilità consente di limitare l’esposizione ai dati sensibili, rafforzando la sicurezza complessiva e dimostrando ai clienti l’impegno concreto dell’organizzazione nella tutela delle loro informazioni personal
Verifiche frequenti delle pratiche di privacy dei dati possono aiutare a identificare le vulnerabilità e le aree di miglioramento. Inoltre, le organizzazioni, utilizzando registri di controllo completi, possono tenere traccia delle interazioni degli utenti con i dati e garantire una maggiore responsabilità
È fondamentale essere aggiornati e conformi alle normative pertinenti in materia di protezione dei dati e privacy – quali: GDPR, Data Act, Ai Act, eccetera – considerando che la conformità non solo evita problemi legali, ma dimostra ai clienti che si prende sul serio la privacy dei loro dati
È fondamentale incorporare i principi della privacy dei dati sin dalle prime fasi di progettazione di prodotti e servizi. Ciò comporta integrare la protezione dei dati lungo tutto il ciclo di sviluppo, garantendo che le funzionalità per la tutela della privacy non siano aggiunte successivamente, ma rappresentino elementi strutturali e prioritari della progettazione iniziale.
Si consiglia di educare i propri clienti sui loro diritti e di dare loro il controllo sui dati, fornendo strumenti e opzioni di facile utilizzo per accedere, per aggiornare o per eliminare le proprie informazioni, oltre a spiegare come funzionano.
È fondamentale considerare l’uso etico dei dati al di là dei requisiti legali. Ovvero si tratta di assicurarsi che le proprie pratiche sui dati siano in linea con i valori e le aspettative dei clienti, dato che, costruirsi una reputazione per la gestione responsabile dei dati può essere un vantaggio competitivo significativo.
Si tratta di stabilire un framework completo di governance dei dati per gestire e per proteggere i dati in modo efficace. Ciò include la definizione di ruoli e di responsabilità, l’impostazione di criteri di conservazione dei dati, oltre a garantirne la qualità e l’accuratezza.
Si tratta di rivedere e di aggiornare regolarmente le politiche e le pratiche sulla privacy dei dati in risposta alle minacce e alle normative in evoluzione per essere proattivi nell’affrontare le nuove sfide e le opportunità in materia di privacy dei dati.
Le organizzazioni possono trasformare la privacy e la sicurezza dei dati in un vero e proprio vantaggio competitivo.
Ciò significa proteggere le identità digitali e contribuire a mantenere il mondo digitale uno spazio sicuro, libero, innovativo e basato sulla fiducia.
Oggi, come in futuro, la privacy e la sicurezza non sono più responsabilità di pochi, ma un impegno condiviso che coinvolge individui, imprese e istituzioni. Solo attraverso la consapevolezza, il sostegno a solide misure di protezione e un uso responsabile della tecnologia possiamo affrontare le sfide attuali e costruire un futuro in cui la privacy sia realmente tutelata.