La protezione dei dati non è più un’opzione, ma una necessità strategica per ogni azienda, a fronte di attacchi informatici sofisticati e normative sulla privacy sempre più stringenti.
Inoltre, trascurare l’adozione di misure di sicurezza adeguate espone le aziende a violazioni potenzialmente devastanti, con conseguenze economiche, legali e reputazionali significative.
La perdita di dati può verificarsi per diverse ragioni, ciascuna con conseguenze significative sia per i soggetti privati sia per le aziende.
Di seguito sono riportate le principali cause di una mancata protezione dei dati:
“Errare humanum est”, per esempio un’ampia gamma di potenziali errori possono derivare dal comportamento umano. Anche le azioni più semplici possono causare una perdita involontaria di dati, tra cui: cancellazione accidentale, formattazione errata o sovrascrittura.
Il rischio di furto di dispositivi contenenti informazioni sensibili è sempre presente, ovunque ci troviamo, rendendoli bersagli facili per i cyber criminali. La minaccia del furto digitale avviene attraverso attacchi informatici come hacking, phishing e malware, che possono compromettere dati riservati. Pertanto, l’utilizzo della crittografia e di solide pratiche di autenticazione rappresenta un’efficace difesa di protezione dei dati da accessi non autorizzati, anche in caso di furto.
Errori o crash del software possono causare la perdita o il danneggiamento dei dati. Ciò accade in genere quando: il sistema si blocca durante la modifica o il salvataggio dei file; il software di backup non riesce a creare copie o elimina per errore file importanti; i programmi antivirus identificano erroneamente i file legittimi come minacce e li rimuovono.
I criminali informatici possono utilizzare software dannosi per infiltrarsi nei sistemi e compromettere la sicurezza dei dati in diversi modi: il ransomware crittografa i file e richiede un pagamento per la decrittazione; virus e worm possono corrompere, modificare o eliminare file critici; gli attacchi di phishing inducono gli utenti a rivelare le credenziali di accesso, consentendo accessi non autorizzati e potenziali furti di dati.
I malfunzionamenti hardware sono responsabili di una parte significativa dei casi di perdita di dati. Inoltre, i dispositivi di archiviazione dati come hard disk, SSD e USB sono soggetti a danni fisici dovuti a: surriscaldamento o sbalzi di tensione; manipolazione impropria o usura meccanica; il deterioramento dell’hardware può portare a errori di lettura/scrittura e alla perdita permanente dei dati.
Alluvioni, incendi, terremoti e fulmini possono causare perdite di dati. Pertanto, le aziende che si trovano in aree a rischio di calamità naturali dovrebbero considerare backup esterni, storage cloud e disporre di piani di disaster recovery per ridurre al minimo le potenziali interruzioni e garantire la protezione dei dati.
Le interruzioni imprevise di corrente possono causare la perdita di dati non salvati, il danneggiamento di file di sistema o persino danni all’hardware.
Inoltre, improvvisi picchi di tensione possono danneggiare i componenti del computer, causando errori di avvio e inaccessibilità ai dati
La perdita di dati può avere gravi conseguenze, quali:
Una gestione della sicurezza dei dati consiste nella creazione di politiche mirate, unitamente a misure tecnologiche e di controllo, atte a garantire la protezione dei dati durante il loro intero ciclo di vita.
In altre parole, la sicurezza di un’azienda si fonda sulla corretta classificazione dei dati, mentre i controlli di accesso – integrati con ruoli e autorizzazioni ben definiti – permettono di limitare le vulnerabilità del sistema e garantire che solo il personale autorizzato possa accedere alle informazioni sensibili.
Inoltre, le normative sulla privacy dei dati continuano a espandersi, richiedendo alle aziende di adottare un approccio strutturato alla conformità, alla sicurezza e alla gestione del rischio in linea con le esigenze operative, i requisiti legali e le aspettative degli stakeholder.
Pertanto, si tratta di:
È necessario integrare controlli di sicurezza e di privacy in termini di applicazioni, di database e di flussi di lavoro per prevenire gli accessi non autorizzati e per ridurre al minimo i rischi di conformità.
Gli strumenti di Data Loss Prevention (DLP) monitorano i flussi di dati e regolano l’accesso ai sistemi informativi che li gestiscono. Inoltre, in un contesto sempre più orientato al lavoro da remoto, la DLP assume un ruolo cruciale, consentendo la protezione dei dati sensibili dal rischio di esposizione, soprattutto quando si utilizzano piattaforme non sicure, account di posta elettronica personali o servizi cloud non aziendali.
Limitare l’accesso ai dati al personale autorizzato assicura la protezione dei dati. L’architettura zero-trust, i sistemi di gestione delle identità e degli accessi (IAM, Identity Access Management), il controllo degli accessi basato sui ruoli (RBAC, Role-Based Access Control) e l’autenticazione a più fattori (MFA, Multi
Factor Authentication) garantiscono che solo il personale autorizzato abbia accesso, riducendo i rischi di violazione
Inoltre, le revisioni continue degli accessi rafforzano ulteriormente la protezione dei dati sensibili.
La crittografia end-to-end protegge i dati rendendoli illeggibili a soggetti non autorizzati, grazie a un processo di codifica che si attiva all’origine e si conclude solo al momento della ricezione.
Ciò garantisce una sicurezza continua sia durante la trasmissione sia quando i dati sono inattivi, impedendone l’accesso o l’alterazione da parte di terzi.
La classificazione dei dati migliora gli standard di protezione categorizzando i dati in base alla loro sensibilità e applicando misure di sicurezza appropriate, oltre a fornire informazioni dettagliate sull’utilizzo dei dati e migliorare le pratiche di sicurezza.
Di fatto, un piano completo di gestione dei dati delinea le strategie per la protezione e mitigazione dei rischi di perdita di dati e dovrebbe includere policy per l’archiviazione dei dati, controlli di accesso e backup regolari.
Garantire agli utenti un maggiore controllo sulle proprie informazioni personali crea fiducia e al contempo rispetta le normative quali GDPR, Data Act e Data Governance Act.
È doveroso evidenziare che le piattaforme di gestione del consenso e le policy dettagliate sull’utilizzo dei dati offrono agli utenti una chiara visibilità su come vengono gestite le loro informazioni.
È fondamentale mantenere software e sistemi operativi aggiornati, poiché gli aggiornamenti spesso includono patch di sicurezza che contribuiscono a proteggere da potenziali vulnerabilità.
I quadri normativi richiedono una supervisione continua per evitare sanzioni. Pertanto, si consiglia di considerare strumenti automatizzati per il monitoraggio delle modifiche normative, oltre all’applicazione delle policy e alla valutazione dei rischi per migliorare la conformità, riducendo al contempo il carico di lavoro amministrativo.
I fornitori, i Cloud service provider (CSP) ed i partner esterni introducono ulteriori rischi in termini di dati. Ne consegue che, per ridurre al minimo le vulnerabilità derivate dall’accesso di terze parti, e risultare conformi alle normative vigenti, è necessario eseguire valutazioni di sicurezza complete e stilare accordi contrattuali con clausole sulla protezione dei dati.
È doveroso evidenziare che una formazione regolare sulla privacy, la programmazione di simulazioni di phishing e la redazione di rigide policy di accesso interno aiutano i dipendenti a riconoscere i rischi, a migliorare la conformità, oltre a garantire una maggiore protezione dei dati.
Lo svolgimento periodico di audit di sicurezza è fondamentale per individuare vulnerabilità e per rafforzare la postura di sicurezza informatica.
Inoltre, ciò contribuisce a garantire la conformità a normative e a standard in materia di protezione dei dati, oltre a tutelare l’azienda da potenziali rischi legali.
È doveroso evidenziare che un audit efficace comprende: una valutazione approfondita dei rischi, l’analisi dei controlli di sicurezza implementati, la revisione delle policy esistenti, oltre che la comunicazione di strategie di remediation e recovery concrete.
Inoltre, la programmazione regolare degli audit non solo contribuisce a mitigare i rischi, ma favorisce anche una cultura aziendale orientata alla responsabilità e al miglioramento continuo delle pratiche di sicurezza.
La protezione dei dati non riguarda solo la conformità, ma anche la garanzia della fiducia, la mitigazione dei rischi e l’integrità operativa.
Pertanto, comprendere le cause e le implicazioni della perdita di dati è fondamentale per implementare strategie di prevenzione efficaci, quali: backup regolari, solide misure di sicurezza, formazione dei dipendenti e l’utilizzo di tecnologie avanzate come software DLP, cloud storage e intelligenza artificiale.
Inoltre, le aziende – grazie a un piano di risposta e al continuo aggiornamento delle misure di prevenzione – possono mitigare i rischi e gli impatti della perdita di dati, oltre a dimostrare la conformità alle varie normative europee in termini di dati.