Mag 28, 2024 Approfondimenti, Attacchi, Campagne malware, In evidenza, Minacce, News, RSS
Secondo l’ultimo rapporto Clusit, i cyber attacchi andati a buon fine contro il settore energetico sono raddoppiati negli ultimi quattro anni; in particolare, nel solo primo trimestre del 2024 si è registrato più del 50% in più di incidenti rispetto all’intero 2023.
Il settore Energy & Utilities è particolarmente di interesse per gli attaccanti: in un momento delicato di transizione energetica, molte risorse sono impegnate nel perseguimento degli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenza 2023 e REPowerEU della Commissione Europea.
Gli attacchi contro il settore energetico sono stati classificati con impatto “Critical” e “High” nel 90% dei casi. Nel primo trimestre dell’anno si è però osservata per la prima volta una flessione degli attacchi “Critical”, anche se il numero di incidenti “High” resta preoccupante. Non sono stati invece rilevati incidenti con impatto basso.
Se il trend dovesse proseguire, i dati del 2024 rappresenterebbero il numero più rilevante di sempre nel settore. “La speranza è che la tendenza alla diminuzione della gravità degli attacchi registrata nel primo trimestre si confermi anche su tutto il resto dell’anno ed inizi in futuro a spostare gli impatti da High e Medium” ha dichiarato Alessio Pennasilico, del Comitato Scientifico Clusit. “Rispetto alla tendenza complessiva degli incidenti cyber monitorata da Clusit, l’andamento in questo settore appare poco prevedibile: è quindi ancor più importante che le organizzazioni del comparto Energy e Utilities non abbassino la guardia e considerino la strategia cyber prioritaria per la loro efficienza e per gli impatti possibili verso cittadini ed il Sistema Paese nella sua interezza”.
Dal punto di vista geografico, Europa e Americhe si dividono equamente l’80% degli incidenti individuati; gli esperti Clusit sottolineano inoltre un importante aumento degli attacchi in Africa.
La causa principale degli incidenti è il malware, con il 96% delle tecniche di attacco registrate. La quasi totalità degli attacchi (96%) aveva come fine il cybercrime, e sono stati individuati anche diversi fenomeni di hacktivism (3,7% del totale).
I dati di settore del rapporto sono stati discussi durante il Security Summit Energy & Utilities e in particolare nella tavola rotonda “Connettere Cybersicurezza e Sostenibilità nella prospettiva dei valori ESG e della transizione energetica”. Il dibattito ha fatto emergere ancora una volta l’importanza di investire in cybersecurity per garantire il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, individuandola come fattore accelerante per l’adozione di tecnologie innovative e sostenibili.
“Le utility hanno un ruolo centrale in molte delle linee di sviluppo del PNRR, non solo nel settore Energy ma anche in altri Settori quali l’Idrico e i servizi ambientali, soprattutto per gli investimenti nella transizione verde e nella digitalizzazione dei servizi” ha spiegato Mattia Sica, Direttore del Settore Energia, Reti e Tecnologie di Utilitalia. “Il Piano è un’occasione per rafforzare la resilienza cibernetica delle infrastrutture dei servizi essenziali del nostro Paese e accompagnare tutto il settore industriale delle PMI lungo un percorso di maggiore sicurezza dei sistemi IT e OT“.