Mar 19, 2024 Attacchi, Hacking, In evidenza, News, RSS
Un ex manager di una compagnia di telecomunicazioni del New Jersey ha confessato di aver eseguito attività di SIM swapping per sottrarre i numeri di telefono e usarli in dispositivi controllati da un’altra persona.
Jonathan Katz, l’accusato, ha rivelato di agire dietro pagamento, confermando di aver ottenuto accesso non autorizzato a diversi dispositivi.
“L’obiettivo del complotto era, per Katz e altri, alterare le informazioni contenuti negli account dei clienti memorizzate nei computer della compagnia con lo scopo di eseguire SIM swapping non autorizzati e rubare le informazioni ottenute attraverso l’acceso ai dispositivi mobili dei clienti, a scopo di lucro” si legge nei documenti relativi al caso.
Il manager ha sfruttato la sua posizione per accedere ad account di diversi clienti e scambiato gli identificativi SIM associati a loro numeri di telefono con dispositivi controllati dal suo complice. Questa persona è riuscita a controllare gli smartphone delle vittime e accedere a diversi account, compresi quelli di e-mail, social media e portafogli di criptovalute. In cambio delle informazioni, Katz ha ricevuto pagamenti in Bitcoin.
Stando alle informazioni rese note dal Dipartimento di Giustizia statunitense, l’ex manager ha agito a partire dal 10 maggio 2021 fino al 20 maggio dello stesso anno.
L’uomo è accusato del reato di associazione a delinquere finalizzata all’accesso non autorizzato a un dispositivo. Le pene prevedono un massimo di cinque anni di carcere e una multa non superiore a 250.000 dollari o al doppio del guadagno dell’imputato (oppure alla perdita lorda), a seconda di quale sia il maggiore.
La sentenza definitiva è prevista per il 16 luglio prossimo. Katz ha già confessato la sua colpevolezza ma non è chiaro se questo potrebbe contribuire a ridurre la pena. Non ci sono invece informazioni sulla presunta identità del complice.