Nov 15, 2023 Approfondimenti, In evidenza, RSS, Scenario
I cyberattacchi costituiscono un serio problema per l’operatività aziendale e i profitti, ma le board esecutive delle imprese non sono ancora abbastanza coinvolte nella questione.
In un articolo per Security Intelligence, Claire Nuñez, a capo del SecurityX-Force Cyber Range di IBM, e Jennifer Szkatulski, security architect senior, hanno approfondito l’importanza di coinvolgere il consiglio di amministrazione aziendale per rendere la sicurezza informatica un tema condiviso e facilitare la collaborazione tra i reparti.
I consigli di amministrazione sono poco consapevoli dei problemi di sicurezza aziendali: secondo un’indagine di Harvard Business riportata dalle autrici, solo il 47% dei leader esecutivi collabora regolarmente coi CISO. In caso di attacchi, la board esecutiva ha un ruolo centrale nel prendere decisioni che impattano su clienti e partner, e per questo deve essere sempre aggiornata sullo stato della sicurezza aziendale e sulle minacce più diffuse.
Per rendere le figure esecutive parte integrante della strategia di sicurezza è innanzitutto necessario istruirle sulle normative vigenti e su come l’azienda sta operando per rispettarle. Oltre a ciò, la board deve essere a conoscenza di come lavorano i team di sicurezza, dei piani di risposta da attuare in caso di incidenti e dei vendor coinvolti.
Affinché ci sia comunicazione efficace tra le due parti è necessario che i leader conoscano il linguaggio della sicurezza, ovvero il significato di termini e acronimi. È necessario inoltre definire che cos’è una crisi, come impatta sui processi di business e qual è il piano per il ripristino delle attività.
I team di security devono produrre dei briefing regolari sullo stato della sicurezza aziendale e condividerli coi leader per comprendere quali sono le loro priorità rispetto al business e la loro prospettiva sulle funzioni più strategiche. La C-Suite deve inoltre essere coinvolta nella creazione di una cultura di cybersecurity che permei l’intera azienda.
Le comunicazioni devono essere regolari e tarate sulle necessità della board. Le conversazioni non devono scendere troppo nel tecnico, a meno che i leader non abbiano le conoscenze necessarie per comprenderle, e nei report devono essere sempre presenti delle metriche di facile comprensione.
Infine, può essere utile organizzare sessioni pratiche per illustrare l’effettiva portata degli attacchi e mettere in pratica i piani di risposta concordati.
All’inizio coinvolgere la board esecutiva potrebbe non essere così semplice, ma è un percorso necessario per migliorare l’assetto di sicurezza e rendere l’azienda un gruppo coeso contro le minacce. Una volta costruita la relazione e definita la linea di conversazione, diventa più facile comunicare con la board e prendere decisioni efficaci.