Il 4 e 5 agosto 2024 verranno ricordati a lungo perchè è sceso tutto: dalle stocks alle criptovalute e metalli preziosi. NASDAQ ha perso circa il 20% dai massimi storici in pochi giorni, S&P500 3.5%, la Corea del Sud ha interrotto le vendite dopo che il mercato è sceso del 4.6%, l' indice di Taiwan ha avuto il giorno peggiore mai registrato nella storia, le banche giapponesi più grandi hanno perso dal 10 al 15% (NIKKEI -12.5%), l'oro ha perso circa il 3%, anche l'argento è crollato, il VIX (indice della paura inerente S&P500) sta toccando i 50 punti (valori del crollo 2022), BTC ha perso il 12%, ETH oltre il 20% e molte altcoin hanno fatto segnare -30% in 24 ore. Cosa sta succedendo? Da cosa è dovuto il collasso dei mercati? Guerra? Recessione? Vorrei sottolineare che secondo me non si tratta di un inizio di Bear Market ma di un ritracciamento.
Motivi per cui le criptovalute stanno crollando:
• FED non ha ancora tagliato i tassi
• Diminuzione delle probabilità per Trump di essere eletto (Harris ha recuperato consensi negli ultimi giorni)
• Timori di recessione
• Warren Buffett che liquida metà posizione su Apple
• Eventuale scoppio Guerra (Israele/Iran)
• Vendita cripto da parte di Jump
• Distribuzioni BTC di Mt.Gox
• Vendita di BTC sequestrati dai vari governi (Germania ed USA)
• Elevate posizioni in leva che sono state liquidate
• Carry Trade su Yen/USD
• Crollo del mercato azionario
CARRY TRADE
Tralasciando alcuni motivi politici, macroeconomici e vendita di BTC sequestrati una decina di anni fa, la questione del carry trade è molto interessante. Il carry trade è una strategia di investimento utilizzata nel mercato finanziario basata sul lending. Essa prevede di prendere in prestito denaro in una valuta con tassi di interesse bassi e investire in un'altra valuta che offre tassi di interesse più alti. Per approfondire: Cos'è Il Carry Trade Nei Mercati Finanziari?
Molti trader hanno preso in prestito yen giapponesi a tassi di interesse molto bassi. Infatti dopo il Covid, in quasi tutto il mondo, i tassi di interesse sono aumentati. In Giappone invece c'è una situazione di Stagnazione (inflazione negativa recessiva) dagli anni 90. Questo perché il Giappone ha mantenuto tassi di interesse bassi per stimolare la sua economia. A causa di ciò, è molto conveniente prendere in prestito dollari USA perchè offrono uno yield più elevato.
Dopo aver preso in prestito yen, i trader li hanno convertiti in dollari USA, questo ha portato enorme pressione di vendita sullo yen che è crollato drasticamente (e sarebbe stato super conveniente anche ripagare in futuro il prestito perchè il Dollaro USA che si holda si rafforza, invece la somma presa in prestito scende di valore). Nel mentre molti traders con i dollari USA ottenuti, hanno iniziato a comprare anche azioni statunitensi. Questo è stato fatto perché i mercati azionari USA stavano performando bene e offrivano potenzialmente buoni rendimenti.
Vista la situazione, la Banca del Giappone (BOJ) ha iniziato a rialzare i tassi di interesse rendendo meno conveniente prendere in prestito yen.
Con l'aumento dei tassi di interesse, lo yen si è rafforzato rispetto al dollaro USA (addirittura +12%), rendendo meno profittevole la strategia in quanto tenere aperto il prestito costa di più. Il prestito andrebbe chiuso il prima possibile.
Visto che il valore del dollaro USA è diminuito rispetto allo yen, quando i traders convertono i loro dollari USA in yen per ripagare il prestito, ottengono meno yen di quanti ne abbiano presi in prestito inizialmente. E i traders si son ritrovati in grossi guai.
Per cercare di limitare le perdite e raccogliere dollari USA, i traders han venduto le loro azioni statunitensi (in perdita) per chiudere il prestito.
Questa vendita massiccia di azioni USA sta esercitando una pressione al ribasso sui prezzi, contribuendo al calo dei mercati azionari statunitensi. In gioco ci sarebbero 1000 miliardi di dollari tra azioni e cripto, secondo alcuni il Giappone potrebbe risolvere questo problema iniziando a "stampare" più fiat, il grande problema è che tra le nazioni più indebitate al mondo.
CROLLO DEL NIKKEI 225 (INDICE GIAPPONESE)
Il Nikkei 225, l'indice di riferimento della borsa giapponese, è sceso di oltre il 25% rispetto ai suoi massimi (-12.5% in 24 ore).
Come detto, la Banca del Giappone sta aumentando i tassi di interesse per controllare l'inflazione, una pratica comune quando l'inflazione supera i livelli desiderati. E' difficile credere che l'economia giapponese possa sostenere tassi di interesse così alti, dato che per decenni i tassi sono stati vicini allo zero. Tassi più alti aumentano i costi di finanziamento per le aziende e i consumatori, rallentando la crescita economica.
L'apprezzamento dello yen rende le esportazioni giapponesi meno competitive sui mercati internazionali. Quando lo yen si rafforza, i prodotti giapponesi diventano più costosi per gli acquirenti stranieri. Le grandi multinazionali giapponesi, che realizzano una parte significativa dei loro ricavi all'estero, vedranno una riduzione dei profitti in yen quando riportano guadagni dall'estero a causa del tasso di cambio sfavorevole. Le azioni giapponesi stanno affrontando una fase di correzione significativa a causa dell'aumento dei tassi di interesse da parte della BOJ e del rafforzamento dello yen, che insieme stanno creando un ambiente difficile per le aziende giapponesi, soprattutto quelle che dipendono dalle esportazioni.
In sintesi:
-l'aumento dei tassi di interesse (per controllare l'inflazione) tende a rafforzare la valuta locale (in questo caso, lo yen giapponese si è apprezzato rispetto ad altre valute, come il dollaro USA)
-yen forte rende le esportazioni giapponesi più costose e meno competitive sui mercati internazionali. Le aziende che esportano molti dei loro prodotti vedono diminuire la domanda esterna
-le multinazionali giapponesi che guadagnano in altre valute vedono diminuire i loro profitti netti quando questi vengono convertiti in yen.
Questi fattori combinati stanno portando a una diminuzione della fiducia degli investitori e a vendite massicce di azioni giapponesi, causando un calo dell'indice Nikkei 225. Le aziende affrontano costi di finanziamento più elevati e una riduzione della competitività delle loro esportazioni, il che può portare a una riduzione degli investimenti e dei profitti futuri, ulteriormente collassando i prezzi delle azioni giapponesi.
POSSIBILI SOLUZIONI: POLITICA ESPANSIVA?
Se la Banca del Giappone decidesse di iniziare a stampare denaro, adottando una politica monetaria espansiva, ci sarebbero diversi effetti sull'economia giapponese e sui mercati finanziari.
Aumento dell'offerta di yen sul mercato può portare ad un deprezzamento dello stesso rispetto ad altre valute, rendendolo meno costoso. Un yen più debole rende le esportazioni giapponesi più competitive sui mercati internazionali, poiché i prodotti giapponesi diventano meno costosi per gli acquirenti stranieri. Le aziende giapponesi che vendono beni all'estero potrebbero vedere un aumento dei loro profitti quando i ricavi in valute estere vengono convertiti in yen.
Tuttavia stampare denaro può portare ad un aumento dell'inflazione, poiché più denaro in circolazione può aumentare la domanda di beni e servizi, spingendo i prezzi verso l'alto.
Se l'inflazione è attualmente bassa potrebbe aiutare la BOJ a raggiungere il suo obiettivo di inflazione, ma c'è il rischio di superare il target causando inflazione eccessiva in un paese già enormemente indebitato. Una politica monetaria espansiva di solito comporta la riduzione dei tassi di interesse a breve termine per stimolare la crescita economica. Tassi di interesse più bassi riducono i costi di finanziamento per le aziende e i consumatori, incoraggiando prestiti e investimenti. Con uno yen più debole e tassi di interesse più bassi, le aziende giapponesi potrebbero vedere miglioramenti nei loro profitti, il che potrebbe portare a un rialzo dei prezzi delle azioni e del Nikkei 225. Come detto però stampare troppo denaro può portare a un'inflazione fuori controllo, diminuendo il potere d'acquisto dei consumatori. Aumentare l'offerta di fiat può anche aumentare il debito sovrano, poiché il governo può finanziare deficit fiscali con moneta stampata.
Stampare denaro porterebbe:
-lo yen che si deprezza, migliorando la competitività delle esportazioni giapponesi e potenzialmente stimolando la crescita economica e il mercato azionario
-un aumento dell'inflazione
-potenziali problemi di debito