A partire dal 30 giugno 2024, le stablecoin potrebbero subire delle limitazioni sugli exchange. Sostanzialmente le stablecoin verranno suddivise in:
1) Regolamentate
2) Non regolamentate
Infatti le nuove regole del regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets) dell'UE introducono una serie di requisiti rigorosi per le stablecoin, con l'obiettivo a loro dire di migliorare la protezione dei consumatori e la stabilità finanziaria. Chiaramente il passaggio sarà progressivo nel tempo, dal 30 giugno potrebbero avvenire solo delle limitazioni per quelle che non saranno regolamentate, quali modifiche per trading spot, copy trading spot, launchpool, etc
In DeFi invece non cambierà nulla (per il momento) e anche qualora alcune di queste stablecoin venissero delistate dagli exchange, continueranno ad essere utlizzate on chain. Il regolamento non dovrebbe fare distinzioni da stablecoin centralizzate (Usdc e Usdt) e quelle sovracollateralizzate (Dai), sintetiche (Usd.e) o semi/algoritmiche (Frax).
REGOLAMENTAZIONI
Capitalizzazione e Riserva: gli emettitori centralizzati più grossi di stablecoin (Tether Foundation e Circle) dovranno mantenere riserve liquide pari al 60% delle loro attività. Queste riserve devono essere conservate in istituzioni finanziarie autorizzate, come banche, e non possono essere investite in attività rischiose. Questo requisito mira a garantire che le stablecoin possano essere facilmente riscattate in caso di necessità. Inoltre dovrebbe diminuire (a dire dei regolamentatori) rischi e cattive gestioni. Tuttavia sappiamo benissimo che anche le banche possono fallire (ricordiamo quello che successe a Silicon Valley Bank che perdendo dollari "reali" provocò un 10% di depeg ad Usdc). Sostanzialmente questa regola, vista di non buon occhio dalla Tether Foundation, limiterà enormemente i profitti di questi enti (perchè non potranno investire questo 60%). Il rischio per l'holder di stablecoin si sposta da queste foundations alle banche
Autorizzazione e Sorveglianza: gli emittenti di stablecoin devono ottenere l'autorizzazione dalle autorità competenti prima di poter offrire i loro token al pubblico. Questa autorizzazione sarà rifiutata se il modello di business dell'emittente rappresenta una minaccia significativa per la stabilità finanziaria o la sovranità monetaria
Requisiti Operativi: gli emittenti di token di moneta elettronica (e-money tokens) devono essere autorizzati come istituzioni di moneta elettronica e conformarsi ai requisiti operativi pertinenti stabiliti dalla direttiva EMD2 (Electronic Money Directive). Sicuramente Usdc è un e-money token (idem Pyusd, la stablecoin di Paypal), più controversa è la situazione di Usdt (in quanto Tether non ha una licenza bancaria europea). Sicuramente non è un e-money token Dai o Usd.e (perchè non son coperte da dollari reali ma da asset virtuali)
Documentazione e Trasparenza: gli emittenti dovranno preparare un white paper che contenga informazioni specifiche stabilite dal MiCA. Questo documento deve essere notificato e approvato dalle autorità competenti. Inoltre, i token che superano una certa market cap (compreso un grande numero di utenti e transazioni) saranno soggetti a requisiti più stringenti, inclusi requisiti di capitale più elevati e politiche di gestione della liquidità (riserva in liquidità sarà del 30% per gli emitettenti più piccoli)
Vigilanza e Delisting: l'European Banking Authority (EBA) può intervenire per bloccare l'approvazione di grandi stablecoin se si ritiene che possano minacciare la stabilità finanziaria. Inoltre, le stablecoin non conformi potrebbero essere delistate dagli exchange per prevenire rischi sistemici